Quando i romani nel 15 a. C. dalla pianura padana salirono verso Bolzano e conquistarono la Rezia, trovarono una cultura vinicola esistente da oltre 500 anni. È plausibile l’ipotesi che a quei tempi venisse già coltivata la Schiava, il cui nome tedesco “Vernatsch” è derivato dal latino “vernaculus” = “indigeno”. Nella letteratura enologica la nobile Schiava Grigia emerge tra tutte le varietà di Schiava. Il nome deriva dal caratteristico velo grigiastro opaco che nella fase finale di maturazione si stende sulla buccia degli acini. Edmund Mach, il pioniere dell’enologia sudtirolese moderna, ha intuito e descritto l’alta concentrazione gustativa dei piccoli acini spargoli della Schiava Grigia. La Schiava Grigia “Sonntaler” cresce sulle viti più vecchie di Cortaccia, che per natura danno dei raccolti modesti, di qualità molto pregiata. Il bouquet di aromi è intenso e variegato ed evoca i primi frutti d’estate: ciliegie duracine, fragole selvatiche, ribes rosso. Il corpo, elegante e snello, si presenta deciso al palato, tannini robusti conferiscono al frutto morbido, tipicamente varietale della Schiava Grigia un retrogusto lungo e succoso.
Vitigno: Schiava Grigia
Zona produttiva: Cortaccia
Terreno: terreno sabbioso con argilla
Vinificazione: fermentazione a temperatura controllata in acciaio – degradazione dell’acido in grandi botti di legno
Caratteristica: vino rosso chiaro, pieno, amato da intenditori
Colore: rosso rubino